venerdì 21 gennaio 2011

Varicella: boom di contagi tra i bambini con meno di 4 anni

Il picco è atteso per la primavera, ma l’epidemia è già iniziata. Gli esperti in realtà l’attendevano già per i primi di gennaio, ma complice la riapertura delle scuole il dieci di gennaio, i primi focolai sono apparsi solo qualche giorno fa, coinvolgendo soprattutto bambini con meno di 4 anni. E’ la varicella, una delle malattie esantematiche più diffuse (tanto che la maggior parte della popolazione adulta risulta essere immune) e più temute dalle mamme, soprattutto per il suo carico di prurito e fastidio.



Secondo i pediatri si contano, ad oggi, già 180mila casi, ma in realtà non sono molti se si pensa al numero di contagi che si registrerà quando le temperature diventeranno più miti. Il varicella Zoster, il virus che causa la varicella, infatti, è fotosensibile e “dunque l’allungamento delle giornate ‘rinforza’ il microrganismo e la sua capacità di contagio”.

Il pediatra Italo Farnetani ha spiegato che la varicella compare solitamente dopo un periodo di incubazione di circa 15 giorni con le prime vescicole sulla schiena o sull’addome. Nell’arco di qualche giorno compaiono le altre vescicole mentre le prime si sono seccate e sono diventate crosticine.
Quando si può tornare a scuola? Dopo cinque giorni dalla comparsa delle prime vescicole il bambino non è più contagioso.
Ma come possiamo aiutare un bimbo che ha la varicella? Farnetani consiglia di tagliarli le unghie per evitare che si ferisca grattandosi, di fargli frequenti docce o bagni con l’amido e di non usare talco mentolato che potrebbe irritarlo ancora di più (anche se io mi ricordo bene il sollievo che provavo quando la mia mamma mi praticava un massaggio con il talco mentolato…).
Altri consigli utili li trovate qui

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